La storia di Davide Occhione: un esempio di coraggio e fair play

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La passione per la pallanuoto scorre nelle vene di Davide Occhione fin dalla nascita. Figlio d’arte ha respirato l’aria della piscina fin dai primi mesi di vita. A soli 21 anni, Davide ha già un curriculum da invidiare: premiato due volte di fila capo cannoniere, molti successi con la nazionale giovanile italiana, tra cui la vittoria del campionato europeo under 17 a Tbilisi, in Georgia e la conquista del titolo di vicecampione del mondo under 20.

Ma la sua storia va ben oltre il suo ricco palmarès di medaglie, è un racconto di coraggio, sportività e altruismo che ha toccato il cuore di molti: il salvataggio di un ragazzo in piscina in seguito a un attacco epilettico.

Il gesto che ha scosso tutti
È dicembre 2023 e Davide ha appena concluso il suo allenamento quotidiano presso la piscina olimpica di viale del Fante a Palermo. All’improvviso le urla disperate di una signora dalla tribuna: Davide, senza esitazione, si tuffa in acqua per soccorrere un giovane ragazzo colpito da una crisi epilettica. Grazie alla prontezza d’azione dell’atleta e all’aiuto tempestivo degli altri presenti, il giovane è stato tratto in salvo. Un gesto simbolo di generosità e altruismo che ha colpito tutti e che ha reso Davide un campione con la C maiuscola. “È stato un gesto istintivo – ci spiega Davide – Non appena ho sentito le grida della madre ho capito che c’era un’emergenza e sono intervenuto. Anche se ora fortunatamente il ragazzo sta bene, per me non è stata una bella esperienza. I giorni successivi all’accaduto sono stati intensi. Sul momento, a causa dell’adrenalina, ero molto lucido e ho agito d’istinto, ma successivamente ho avuto molti flashback che ritraevano quell’episodio. Non è stato facile”.
Una storia che in poco tempo si è diffusa rapidamente facendo diventare Davide un vero esempio di fair play nello sport. “Non pensavo che la vicenda si divulgasse in questo modo e una parte di me sperava esattamente il contrario. Pensavo alla mamma del ragazzo, con la quale ho avuto il piacere di incontrarmi più volte dopo l’accaduto, e al dolore che potesse risvegliare in lei riascoltando e rivivendo quella tragica situazione ogni volta. Dall’altra parte però, in un mondo caratterizzato da molta indifferenza, mi ha fatto molto piacere che il mio gesto venisse riconosciuto e preso come esempio” – aggiunge Davide.

Il premio Fair Play per Davide
La sua azione coraggiosa dunque, non passata inosservata, anzi ha portato a Davide la vittoria del Premio Fair Play 2023, un riconoscimento che si impegna a divulgare e difendere i valori dello sport organizzato da Panathlon International Club di Palermo. La cerimonia di conferimento dei premi è avvenuta il 4 marzo presso il Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. “Ho ricevuto tanti premi durante la mia carriera sportiva, ma questo è quello a cui do maggiore valore. Penso che il gesto che ho compiuto sia un’azione superiore rispetto a qualsiasi competizione sportiva: sono felice e onorato di ricevere il premio, il quale rappresenta per me il trionfo dei valori umani” – dice Davide.
Oggi, Davide è un modello per molti giovani aspiranti atleti. Il suo messaggio è chiaro: lo sport non è solo una questione di vittorie e sconfitte, ma è un’opportunità per imparare valori fondamentali come il rispetto, la solidarietà e la determinazione. Incoraggia i giovani a perseguire i loro sogni, ma anche a essere pronti a tendere una mano quando qualcuno ha bisogno.

Il sogno olimpico e l’università
La vita di Davide non è solo pallanuoto, studente di giurisprudenza e appassionato viaggiatore, Davide cerca di bilanciare la sua carriera sportiva con la formazione accademica e la coltivazione dei suoi hobby. Oggi che indossa la maglia del TeLiMar, la squadra di Palermo della Serie A1, ha un obiettivo chiaro: prepararsi alle olimpiadi, il suo sogno fin da bambino.

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